Il pacchetto boot-floppies
contiene tutto il codice sorgente e la
documentazione per i dischetti di installazione.
Il dischetto di recupero ha un file system Ext2 (o FAT, a seconda della vostra
architettura), dovreste essere in grado di accedervi da qualsiasi sistema in
grado di leggere dischi Ext2 o FAT. Il kernel Linux è contenuto nel file
linux.bin
. Il file root.bin
è un'immagine compressa
con gzip
di un file system Minix o Ext2 di 1,4 MB, che viene
caricato nel ramdisk e usato come file system root.
Se ritenete necessario sostituire il kernel del dischetto di recupero, dovrete incorporarvi direttamente le seguenti funzionalità (non come moduli caricabili):
Scaricate una serie completa di dischetti d'installazione: i dischetti di root,
di recupero e di driver. Dovete sapere che "udma66-ext3",
"idepci" e "compact" usano varianti particolari del kernel.
Ad esempio, una buona ragione per usare la serie "compact" è che ha
solo un dischetto di driver e che il vostro kernel personalizzato dovrà
verosimilmente avere incorporati tutti i driver di cui avete bisogno. L'altra
faccia della medaglia è che richiede un passo d'installazione manuale extra, a
meno che non compiliate il vostro kernel personalizzato con lo stesso nome di
variante. (vedere make-kpkg nel pacchetto kernel-package
).
Potreste anche notare alcuni messaggi di errore riguardanti moduli.
Montate l'immagine del disco di recupero, con qualcosa del genere:
mount -t auto -o loop rescue.bin /mnt
Supposto che usiate /mnt
come punto di mount, copiate il vostro
kernel personalizzato in /mnt/linux.bin
. Di seguito lanciate lo
script rdev.sh
, che si trova in /mnt
, il quale darà
per scontata la presenza del kernel nella locazione sopraindicata.
Se volete completare per bene il lavoro, dovrete anche comprimere con
gzip
il System.map e il .config del vostro kernel e piazzarli in
/mnt
, rispettivamente come sys_map.gz e config.gz.
A questo punto potrete smontare l'immagine e creare i vostri dischetti. Eseguirete quindi ``Installazione kernel e moduli di driver'' usando i dischetti che avete creato per installare sul disco fisso il vostro kernel personalizzato. Ecco il vantaggio di avere un solo dischetto di driver.
Se state usando una serie di dischetti che ospitano una variante del kernel, dovrete passare a tty2 e battere Invio per ottenere un prompt, dal quale digitare ls /target/lib/modules per vedere dove il dischetto di driver colloca i vostri moduli. Poi date uname -r per scovare l'ubicazione corretta dei moduli. Quindi sarà opportuno che facciate qualcosa del genere:
mv /target/lib/modules/* /target/lib/modules/`uname -r`
Indi potrete abbandonare la shell e ritornare a tty1. In caso non abbiate eseguito correttamente l'ultimo passo, ``Configurazione moduli dei dispositivi'' non sarà in grado di trovare tutti i moduli e ci saranno problemi.
Sarà il caso di sostituire anche il file modules.tgz
sui dischetti
dei driver. Questo file contiene semplicemente un archivio tar compresso di
/lib/modules/versione-del-kernel. Createlo dal file
system root, in modo da includerlo nell'archivio tar con il suo percorso
assoluto.
Installazione di Debian GNU/Linux 3.0 per Intel x86
versione 3.0.23, 15 May, 2002eugenia@linuxcare.com
frick@linux.it